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CARA MATEMATICA TI SCRIVO

7 luglio, 2016 , In: Lettere , With: One Comment
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Cara Matematica,
sei una povera illusa.
Prima provavo a convincermene, ora lo so per certo!

Pensare che a qualcuno piaci pure: ai professori, ad esempio – dei quali ho rispetto, per carità – ma che trovo comunque un po’ illusi; e agli studenti che vanno loro dietro, più per compiacerli e assicurarsi i voti che non per passione.
Attenzione, non credo i tuoi seguaci sian tutti così! Dico solo che il tipo di persone sopra descritto, ignaramente, si lascia manipolare da te: la loro cara vecchia amica matematica… Scusa se uso il termine “vecchia” eh, ma non venirmi a dire che sei giovane! Tuttalpiù si potrebbe dire che ti comporti da poppante nata ieri.

“L’infinito” ad esempio, che concetto è? Ci deve pur essere un ultimo numero! A scuola non vanno più avanti del quinquiliardo (sempre che esista), forse perché nemmeno i professori sanno che cifre vengono dopo. Pensaci matematica: un infinito… è tanto, cavolo! E poi non serve a niente l’infinito. Nulla è infinito, – a parte forse Candy Crush e la tua insulsaggine – manco Beautiful!
Prima o poi moriremo, e non credo ci sarà sempre gente disposta a dannarsi l’anima per programmare nuovi livelli a Candy Crush (in realtà tutti uguali, anche se noi non ce ne accorgiamo perché non ci capacitiamo della quantità di quei maledetti livelli). Quindi, se non esistesse questo tuo idealizzato e poco realistico infinito, nostra nonna sul letto di morte non ci raccomanderebbe di guardare Un Posto Al Sole tutte le sere. “Ma proprio tutte, cara… Non devi perdere una puntata, al massimo le registri, ti vieto di morire se prima non le hai viste tutte!” – immagino, mia nonna paterna, direbbe così.

Il simbolo dell’infinito è un 8 che fa la nanna e che spopola tra i ragazzi malati di mente oggi, quindi sei anche un po’ la causa della fuga di cervelli che sono emigrati da questo mondo per dirigersi in qualche parte remota dell’infinito mare che “hanno dentro”. Brava, ti devo un applauso. Dovresti creare un profilo su Facebook e chiamarti tipo “Matemagica” per mascherare la tua spietatezza che poi condividerai con tutti.

Come diamine ti è venuta l’idea dell’infinito? A che pro?
Non era già era tanto arrivare al trilione?! Suppongo che poi, come uno scrittore rilegge il proprio libro quando ha finito di scriverlo, tu abbia dovuto ricontrollare tutti questi assurdi numeri… Ergo, come la mettiamo con l’infinito?

Probabilmente sei ancora lì a contare, giusto?!
Ma morirai anche tu, no?
Oh, forse hai già pianificato di assegnare il prosieguo della conta ai tuoi famigerati successori: la geometria, la fisica, l’algebra…
E quandanche i tuoi adepti ti aiutino, alla loro morte cosa dovremmo inventarci? L’algebrina, l’algebretta e l’algebruccia?
Rabbrividisco al solo pensiero!

Comunque, Matematica,
ciò che più mi turba non è l’infinito.
La questione spinosa è un’altra. Intrappolata come sei nelle tue elucubrazioni conterecce, non ti sei accorta di averne combinata una ancor più grossa!

Senza pretendere un tuo esame di coscienza… Ma spiegami un po’…
Non potevi risparmiarti d’inventare il 2 e il 3, o chessò, il 4 e il 5?
Ti rendi conto che sei sempre stata tu la causa delle innumerevoli bocciature, vero?!
Se non esistessero questi voti, a scuola tutto filerebbe liscio.

I professori si lamentano perché hai sempre meno ammiratori ( é ormai i laureati che scelgono la tua strada oscura aspra e forte sono pochissimi). Voglio dire, un motivo ci sarà.
Sei difficile da capire, noiosa e pure inutile (oltre certi limiti). Non prenderlo come un insulto. Io rispetto tutti… ma tu ti ci sei messa proprio d’impegno a farti odiare!

Ora devo salutarti.
Sarai troppo impegnata a contare per leggere questa lettera. Se mai ti restasse un po’ di tempo libero però, fammi sapere a che numero sei arrivata.
E’ stato liberatorio parlarti. Chiudo per non rischiare di dilungarmi all’INFINITO come qualcuno.
Con la speranza che (io) stia bene.

Firmato
Tua sorella Letteratura

    • Viola
    • 16 luglio, 2016
    Rispondi

    Anch’io sono in sbattimento per la matematica! Son contenta di non essere l’unica. Geniale.

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